La sentenza n. 42218/2021 della sez. V Penale della Corte di Cassazione stabilisce che integra il reato di bancarotta fraudolenta impropria patrimoniale la cessione di un ramo d'azienda a prezzo vile e senza accollo dei debiti da parte della cessionaria, anche se partecipata quasi per l'intero dalla cedente, in quanto l'operazione non realizza un automatico incremento del valore della partecipazione societaria in termini corrispondenti a quello del complesso aziendale ceduto, danneggiando così i creditori della cedente che non hanno la possibilità di rivalersi sulle quote della partecipata.
La decisione si conforma ai principi enucleati dalla giurisprudenza di legittimità, secondo cui è configurato il reato di bancarotta fraudolenta impropria patrimoniale nel caso di cessione di un ramo d'azienda che renda non più possibile l'utile perseguimento dell'oggetto sociale senza garantire contestualmente il ripiano della situazione debitoria della società.
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