Essere facoltosi investitori esteri sembrerebbe un privilegio non da poco nell’attuale scenario tributario italiano e qualora si sia appassionati di cripto-asset tanto meglio.
Tali conclusioni sembrerebbero derivare dalla presa di posizione dell’Agenzia delle entrate nella recente risposta ad interpello n. 397/2022Agenzia delle Entrate - Risp. 01/08/2022, n. 397 ove è stato chiarito che anche i c.d. cripto-investitori potranno accedere al regime attrattivo dei c.d. neo-residenti di cui all’art. 24-bis, del T.U.I.R.
Confermando, infatti, l’orientamento secondo cui “ai fini delle imposte sul reddito delle persone fisiche che detengono valute virtuali al di fuori dell’attività d’impresa, alle operazioni in valuta virtuale si applicano i principi generali che regolano le operazioni aventi ad oggetto valute tradizionali” è stato, per la prima volta, acceso “semaforo verde” all’applicazione della flat tax da 100 mila euro annuali sui redditi da cripto asset.
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